"E quando ero bambino era così che funzionavano le cose: sempre una gran pompa bandierine, propaganda, comunicati e conferenze stampa, dirette TV, post sui social, immagini, memi, polemiche, perfino (o soprattutto) per le cose da nulla, per quelle finte, o per quelle che bisognava rendere vere, o più vere. Figuriamoci per le imprese, quelle pochissime, che riuscivano a staccarsi dalle sabbie mobili delle demagogie."
(da "Essere ovale" di Alessandro Vietti, racconto contenuto nell'antologia "Strani Mondi" Urania Millemondi n.84. Qui sopra vedete la copertina)
E se ve lo state chiedendo: no, la fantascienza non parla di cose per bambini, assurde e che non esistono. Piuttosto:
"è la forma letteraria che ha (potenzialmente) le migliori prerogative di rappresentazione del presente e del futuro. E perfino del passato. Ma temo che pochi se ne accorgeranno finché la chiamiamo così" (sempre Alessandro Vietti)
Nessun commento:
Posta un commento