mercoledì 26 marzo 2008

Controllori : l'inizio

E' una mattina di festa. Sole e amore sono con Claudio: il sole in alto a riscaldare la città e l'amore seduto accanto a lui nell'autobus che ne percorre le vie. "Clà avremmo dovuto timbrare il biglietto..." "Non l'avevamo, amò" "Allora potevamo stare a casa." "A casa? Il giorno di Paqua? Con questo sole? Con i giardini che ci attendono? Il loro verde? I bambini gioiosi? Le coppie innamorate?" "E se sale il controllore?" "Il controllore il giorno di Pasqua? Ma dai!" Non possono saperlo, ma Giovanna "Giò" Panettiere e Franco "Manto" Mantello sono lì alla fermata ed attendono proprio il loro bus. "Manto, che rottura lavorare anche oggi", dice Giò, la bionda agente della SSCB (Servizi Segreti Controllo Biglietti) "La giustizia non riposa", risponde Manto, bruno e fascinoso, ma inflessibile nel suo lavoro, "e noi siamo la giustizia. Chi oblitera non deve temerci." "Dai arriva il 144. Pronto?” “Sempre pronto" Claudio guarda dal finestrino:"Vedi nessun controllore ancora. E manca solo una fermata." "Mi hanno detto che essi non sono riconoscibili. Sembrano normali esseri umani, come quella coppia di ragazzi che è salita adesso..." Il gesto è rapido è sicuro: Manto, come un navigato prestigiatore estrae il cartellino nascosto dentro al giubbotto e dice la parola magica "Signori: biglietti prego!" Anche Giò estrae il suo, con l'eleganza di una ballerina. Giovanna comincia i controlli di routine. Manto si guarda attorno: lo sguardo impaurito di lui, il rimprovero di chi “te l’avevo detto” negli occhi di lei, le mani sudate, le gambe nervose che nonostante tutto cercano una via di fuga…Non ci sono dubbi. Si inchioda davanti ai due colpevoli: “Vediamo i biglietti!” ordina invano. Lui timidamente accenna : “Ma è Pasqua!”, col tono misto di un silente rimprovero e di una richiesta di misericordia. “Hai ragione, è Pasqua…”, concede Manto, “e io sono la sorpresa dentro l’uovo…”
Fine prima puntata

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