Il concorso 300 parole per un incubo è indetto, ormai da sette edizioni, dal sito Scheletri dedicato all'horror in tutte le sue forme.
Quest'anno ho partecipato anche io un un racconto intitolato "Il buon brodo di mia nonna".
I racconti in gara sono, ovviamente, un racconti horror. Quindi se andate a leggerli e vi spaventate, non vi lamentate con me: io vi avevo avvertito!
2 commenti:
Carino il racconto, troppo stringata però secondo me la restrizione delle 300 parole. Pazienza.
Spero avrò modo di leggere qualcosa di più corposo in seguito.
L
Grazie.
La restrizione di 300 parole è effettivamente forte, ma è anche uno stimolo. Utile, inoltre, per chi, come me (in quanto principiante) ha bisogno di imparare a "tagliare" dai propri testi le parole inutili.
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