mercoledì 15 aprile 2009

Cip...

− Non credevo anche i canarini perdessero i capelli. − Tecnicamente sono piume.  − In ogni caso ha la chierica!  − Ormai Titti è un vecchietto.  − L’hai chiamato Titti? Come nei cartoni animati?  − Dai, Silvia, avevo dieci anni!  Cip. Il canarino, cinguettò, rivolgendo al padrone uno sguardo curioso.  − Antonio, non credi che soffra dietro quelle sbarre?  − Ha vissuto così a lungo solo perché ha goduto di un ambiente protetto.  − Meglio un giorno da leone che cento da pecora.  − Se lasciassi libero un canarino nato in cattività, sopravivrebbe un solo giorno e lo passerebbe da preda e non certo da predatore.  − Sarà. A me, comunque, non sembra felice.  Cip, la interruppe Titti.  − Non sa nemmeno cantare. Emette sempre la stessa nota triste − concluse Silvia.  − Quand’era giovane avresti dovuto sentire che cinguettii melodiosi. Trascorrevo giornate intere ad ascoltarlo.  − Uccello in gabbia…  − Scommetto che nel corso di frasi fatte sei la più brava.  Silvia si voltò imbronciata. Antonio le accarezzò una guancia.  − Scusa, Silvietta.  − In fondo poteva capitargli un destino peggiore. Poteva essere il canarino di un minatore.  − Già! − confermò Antonio, pur non essendo sicuro di ciò che intendeva Silvia.

Nota: l'immagine è presa da qui

Nessun commento: