venerdì 17 luglio 2009

Il dizionario dell’emigrante

Avrei dovuto intuire che l’italiano che si parla a nord è diverso da quello del sud (non parlo dei dialetti, ma della lingua nazionale) quando mio zio, che abita da una vita in Piemonte, mi chiese la prima volta “com’è?”, intendendo “come va?”, e io risposi “com’è cosa?” Eppure le difficoltà di capirsi si sono rivelate solo quando mi sono trasferito a Bologna. Una mia amica sostiene che il meridione comincia dove non ci si asciugai capelli col phon, ma col fono (che tra l’altro in Puglia va pronunciato con la o rigorosamente chiusa). Quando mi chiedono: “Phon è un vento caldo! Perché vi ostinate a dire fono?” Rispondo candidamente: “Perché fa rumore!” (Non è vero ma suona bene). E, sebbene siamo perfettamente consci della differenza fra verbi transitivi e intransitivi e non sbaglieremmo mai nello scritto, siamo soliti dire: esci la carne dal frigo, mi scendi il libro?, sali la spesa per piacere. Lo so che suona malissimo. Ma pensate a quanti secondi di vita si risparmiano rispetto a frasi come tiri fuori la carne dal frigo. L’hanno detto anche in un servizio del TG5: i settentrionali ci perdono un anno in tutta la vita perché non transigono sui verbi intransitivi… C’è da dire che gli errori non li facciamo solo noi: per esempio a nord non conoscono l’uso del passato remoto. Per non parlare dell’odiosa abitudine di mettere l’articolo ai nomi di donna e quella ancora peggiore di accorciare tutto: cognomi (il giovane Alessandro Manzoni sarà di certo stato soprannominato dagli amici il Manzo), parole (ci diamo un appunta, è un film peso) e frasi idiomatiche come “raga la tange è murata” (che se non l’avete capito significa che sulla tangenziale c’è troppo traffico e non si passa). E a questo punto i nordici si rimettono in pari sul conteggio degli anni persi… anzi passano in vantaggi se calcoliamo il tempo che risparmiano, non dovendo usare la fantasia per inventare i soprannomi. Per inciso “è peso” e “la Francesca” sono le prime due espressioni che vengono travasate nel linguaggio dell’immigrato meridionale. Ma non finisce qui…

2 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Sarà! Ma quando una mia amica pugliese mi dice che esce a "pisciare il cane" io, lo sguardo a punto interrogativo, non posso negarmelo!! ^_^

Unknown ha detto...

è bellissimo! Mi ritrovo in pieno in questo tuo post! Ma io dico: se il passato remoto è stato inventato un motivo ci sarà, perchè non usarlo???