Qual è la massima aspirazione di uno scrittore emergente? Che il proprio libro venga letto: chi scrive lo fa perché ha voglia di comunicare o meglio creare quel legame mistico fra l’ideazione un mondo e la sua proiezione nelle mente di una persona che neppure conosce l’autore.
Certo per uno sconosciuto è difficile convincere i lettori leggere il proprio libro. Perché, si sa,di gente che ha pubblicato con una microscopica casa editrice e crede di essere il nuovo Tolstoj ne è pieno il mondo e se lettore dovesse dare retta a ciascuno di questi si ritroverebbe a spendere una marea di soldi per una pila infinita di romanzi di autori ignoti, senza neppure una recensione, sul comodino.
E allora?
L’Autore Emergente ha un’intuizione: se non tocco il borsellino del lettore, sarà meglio disposto verso di me. E una volta che per lui non sarò più uno sconosciuto, potrebbe anche essere persuaso a comprare i miei libri.
Il modo più semplice è mettere i propri scritti a disposizione in formato eBook liberamente scaricabile. Ne trovate esempi egregi sui blog di Simone e Glauco.
I lettori eBook sono ancora poco diffusi, però, e leggere sul computer fa venire mal di testa ai più.
Ecco allora la bella idea che hanno avuto in un gruppo di Anobii (o forse l’hanno copiata da qualche altra parte. Ma che importa?): le catene di lettura.
L’autore mette una copia della propria opera a disposizione di chiunque lo voglia leggere. Si stila una lista di lettori e si spedisce il libro al primo. Quando questo lo finisce lo spedisce al secondo e così via.
Vantaggi: recensioni gratuite sul Web, potenziali acquirente di altre opere (se il libro piace) e magari un po’ di sano passaparola. Certo alla lunga il volume si rovina. Ma sarà caduto in battaglia per un nobile scopo.
Io ho letto così “Ansia Assassina” un bel thriller di Carlo Menzinger. Se volete unirvi alla catena, la trovate qui.
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