lunedì 17 giugno 2013

Letture recenti

Da tempo mi propongo di commentare qui le mie letture. Finora ho sempre rimandato, ma se non inizio non prenderò mai l'abitudine.


Cloud Atlas di David Mitchel
Il romanzo è stupendo (il film non l'ho visto). 
Straordinaria la bravura dell'autore nel cambiare completamente stile e registro in ogni parte.
Il tema delle “anime migranti”, che credevo fosse il punto centrale della narrazione, è solo un dettaglio. L'autore stesso, tramite uno dei personaggi, scherza sull'inutilità dell'espediente new age delle reincarnazioni.
Il vero legame fra i racconti di questo "romanzo-matrioska" è meta-letterario: (SPOILER) ciascun protagonista legge la storia precedente in qualche forma (per esempio come scambio epistolare, come romanzo, ecc). Questo rende ogni precedente narratore potenzialmente "inaffidabile" e, allo stesso tempo, sottolinea la potenza della letteratura, in grado di veicolare storie, emozioni e idee universali, al di là del fatto che le vicende narrate siano vere. La reincarnazione potrebbe essere interpretata come verità letterario più che spirituale: idee universali che si reicarnano nella Letteratura, che, se cambia nello stile, non cambia nell'essenza 
Fondamentale nel romanzo, il tema della continua guerra fra "forti" e "deboli", di come questi ultimi siano sempre schiacciati dalla società e del loro tentativo continuo di riscattarsi.
Se proprio vogliamo trovare un difetto, l'ultima pagina è superflua (oltre che didascalica) ed esplicita idee che già erano chiare nella narrazione.

La tigre della notte Di Alfred Bester (Urania Collezione 122)
Il romanzo, una sorta di Conte di Montecristo in versione SF, parla di vendetta e si basa sull'idea di un mondo in cui il teletrasporto è divenuto il principale mezzo di trasporto (con alcune limitazioni: si può "jauntare" solo in un posto che già si conosce, poiché si tratta di un potere mentale e non di una nuova tecnologia).
Il libro è si sicuro affascinante e potente e, per questo, osannato dai lettori.
Personalmente vi ho trovato alcuni limiti.
In primo luogo, la motivazione della vendetta non è poi così condivisibile e il personaggio è così accecato da questo sentimento che è difficile empatizzare con lui
Inoltre, ci sono, alcune incoerenza nella trama (manca qua e là la coerenza con la regola del teletrasporto di cui parlavo poco fa).
Ci sono anche alcune ingenuità, legate al tempo in cui è stato scritto. Per esempio, c'èè personaggio che è stato investito da radiazioni così potenti che non può rimanere per più di cinque minuti in una stanza con un'altra persona, ma, nonostante questo, non pare che la sua salute sia stata minata in alcun modo.
In ogni caso è un classico della fantascienza che vale la pena leggere.

Valis di P. K. Dick
Ho provato a leggere il primo dei tre romanzi della trilogia, ma non ce l'ho fatta ad arrivare alla fine. 
Siamo molto lontani dal Dick degli anni d'oro e, se delle idee interessanti ci sono, il romanzo risulta pesante perché alterna lunghe disquisizioni teologico-filosofiche, non sempre molto chiare, al racconto della discesa nella pazzia del protagonista, troppo "raccontato" per risultare avvincente.
Magari, più avanti proverò a dare una seconda possibilità agli altri due romanzi.


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