martedì 9 giugno 2015

Esordienti? Aspiranti? Proposta di una definizione alternativa


Quando parlo di me in relazione alla scrittura, non so mai che termine usare. Che significa scrittore "esordiente"? Uno che ha appena pubblicato il suo primo romanzo? O il suo primo racconto? O che ci sta provando? Boh?
E "aspirante" scrittore? Uno che vorrebbe scrivere e non sa come si fa? O, forse, uno che aspira a vivere di scrittura (forse, allora, sarebbe meglio chiamarlo "illuso"...)?
Qualcuno prova a usare un ironico "scribacchino" o un modesto "scrivente" o a aggirare il problema definendosi "autore".
Andando a cercare "scrittore" sul dizionario (nello specifico sul Garzanti on-line) leggo la seguente definizione: 
chi scrive opere con intento artistico; 
chi si dedica all’attività letteraria
Dunque, basta metterci l'intento artistico e si può aggiungere, sulla propria pagina facebook, la dizione "Pinco Pallino Scrittore"? Il problema, rispetto ad altri ambiti, è che non esiste un albo che permetta di essere legittimati a scrivere sulla propria cassetta della posta "Scritt. Pinco Pallino", a differenza, per esempio, con la professione di giornalista. 
Capiamoci bene: non voglio assolutamente proporre la creazione di un albo degli scrittori. Semplicemente, suggerisco a chi, come me, è abbastanza conscio dei propri limiti da non pretendere di mettersi allo stesso livello di chi libri ne ha pubblicati tanti e magari con un discreto successo e un minimo di ritorno economico, di smetterla di esordire, di aspirare, di scribacchiare e di definire se stesso come "scrittore per diletto".
Mi date una mano a far diffondere questa nuova dizione?

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