Per quanto io abbia contribuito solo a un
trecentossessantacinquesimo all’antologia horror della Delos (e a circa un
centonovantesimo di quella fantascientifica), mi sentivo piuttosto frizzante mercoledì sera, nell’attesa
della presentazione dei due libri presso la casa della Conoscenza di
Casalecchio. E l’entusiasmo, per quanto io tenda a manifestare meno di quello
che sento, aveva contagiato pure mia moglie che andava in giro dicendo “stasera
presentano il SUO libro”. Così abbiamo cenato in fretta e poi ci siamo diretti
verso la sala della presentazione.
Alle
otto e dieci eravamo lì. Secondo i miei calcoli avrei intercettato Franco Forte
prima dell’inizio e poi avrei cercato, in mezzo alla sala piena, gli altri
autori. Così, quando sono arrivato e ho trovato la sala vuota, ci sono rimasto
abbastanza male. Non sapevo infatti che la serata era stata posticipata alle
nove. Sul palco uno degli attori provava e, nell'atrio, gironzolavano un paio
di persone (una, poi ho scoperto, era Alain Voudì).
Poco
dopo è arrivata Giusy Berni, con marito e suocera al seguito, e ha iniziato ad
aggregare con la sua simpatia un po’ di autori attorno a sé. Così mi sono
ritrovato a chiacchierare con lei, Alain, Miller e Francesco Grimandi di libri, di scrittura, della
situazione italiana, della perdita della fiducia nella politica e così via.
Man
mano che la gente arrivava, era sempre più evidente che la serata si stava
configurando più come un happening fra i trecentossessantacinquini che come una
presentazione al pubblico. La cosa preoccupante era l’assenza di Franco.
Verso
le nove e venti i Servi dell’Arte hanno deciso di dare il via alla lettura di
alcuni racconti. Gli attori, vestiti in tema con i racconti si sono alternavati nei panni convincenti e inquietanti della sposa del vampiro, della
bambina di Maria Tependedda, del rabdomante assetato di vita, della mamma
spaventata dal fantasma di un bimbo e così via.
Poi
Scilla, che aveva assunto il ruolo della padrona di casa, ha invitato sul palco
chi avesse voluto leggere il proprio racconto. Alcuni autori si sono fatti
coraggio e hanno continuato a dare vita alla serata, qualcuno trasformandosi in uno zombie lì davanti a noi, con la carica e la bravura di un attore consumato, qualcun
altro con la timidezza di chi non è avvezzo al palco. Poi i coraggiosi
sono finiti.
Franco
non era arrivato, anche se qualcuno giurava di averlo visto lì alle otto. Così,
con questo alone di mistero e un po’ di preoccupazione per il nostro editore,
gli attori ci hanno salutato.
Il
tempo di conoscere anche Catia e Andre Delle Sedie, di fare altre due
chiacchiere con lei, Alain e Miller e scambiarsi un po’ di autografi e la
serata era già passata.
Così,
io e mia moglie ci siamo avviati verso casa, guardando un po’ inquieti nel buio attorno a noi, temendo di scorgervi qualcuna delle misteriose presenze
evocate dai racconti.
3 commenti:
Le presentazioni attirano difficilmente un pubblico nutrito di lettori. Però è un modo per far parlare del libro, per cui in qualche modo sono sempre utili.
Se poi hai conosciuto altri autori e vi siete divertiti, direi che è andata benissimo!
Simone
Ciao Simone.
Si, in effetti ci siamo divertiti e conosciuti e quindi è andata bene.
L'anno scorso però andai a vedere la presentazione delle 365 erotica (a cui tra l'altro non avevo partecipato) e c'era la sala davvero stracolma con gente in piedi. Sarà stato l'argomento, la posizione più centrale, l'orario o forse un maggior impegno degli autori, ma quella volta la presentazione ha funzionato.
Ciao e grazie del commento
Grazie per la menzione!
Francesco Grimandi
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