lunedì 23 giugno 2014

Energia e futuro


Si sente spesso dire in giro che la soluzione per il problema energetico c'è, è già disponibile e non viene applicata solo per colpa delle multinazionali, che bloccano ricerca e realizzazione per via dei loro interessi economici.
Quale sia poi quella soluzione, varia di volta in volta: quando va bene parliamo di rinnovabili, altrimenti si tirano in ballo misteriosi esperimenti di Tesla o altre fonti inesauribili e magiche.
Chiarisco subito: non sono un difensore delle multinazionali. Credo anche io che, quando l'unico criterio di scelta è il denaro, gli interessi dell'umanità e del pianeta passino in secondo luogo.
Il problema, però, è che la posizione espressa qui sopra è un comodo cuscino su cui far dormire la nostra coscienza. Ci sono dei cattivi che impediscono il progresso della scienza e quindi io non ho colpa.
La verità è che allo stato attuale, se vogliamo consumare come consumiamo, non c'è fonte alternativa che tenga.
Facciamo un esempio.
Il sole, dice qualcuno, riversa sulla terra ogni giorno una quantità di energia che è di gran lunga superiore ai nostri fabbisogni. Vero. Solo che noi non siamo piante: quell'energia non possiamo usarla così com'è, ma dobbiamo trasformarla. E qui cominciano i dolori di pancia: trasformarla significa usare processi inquinanti, per creare degli oggetti che, quando saranno dismessi, avranno un impatto non indifferente sull'ambiente. Inoltre per costruire i pannelli solari (ma anche le pale eoliche) occorrono degli elementi, chiamati Terre Rare, che, per l'appunto sono rare, stanno diminuendo in maniera preoccupante e si trovano soprattutto in Cina (alla faccia di chi dice che con le rinnovabili ci libereremmo dalla schiavitù verso pochi paesi possessori degli idrocarburi).
Oltre a ciò, c'è un problema di rete elettrica: l'energia non basta produrla, ma occorre anche portarla fino a casa. La rete elettrica ha un limite: l'energia elettrica in ingresso deve essere uguale, istante per istante a quella in uscita (e se questa condizione non venisse rispettata, avremmo un bel black-out) e quindi occorre gestire questo delicato equilibrio. I pannelli solari, inoltre, non avendo sistemi rotanti, non hanno inerzia rotatoria (che contribuisce a mantenere costante la frequenza della rete, ancora più importante della tensione). Per risolvere tutti questi problemi, si sta lavorando sulle Smart Grid e sull'immagazinamento dell'energia elettrica, ma anche le batterie necessarie a immagazzinarla contengono sostanze inquinanti (e derivano da processi inquinanti).
Insomma, la seconda legge della Termodinamica è sempre lì al varco ad attenderci, quando parliamo di energia.

Non c'è soluzione allora?
Personalmente mi sto convincendo sempre più che l'unica sarebbe cambiare stile di vita... Una società in cui i cittadini vengono ormai chiamati "consumatori" non può che consumare il mondo e produrre montagne di spazzatura e di sostanze nocive. Invece di chiederci come fare a eliminare la spazzatura e come produrre sempre più energia senza impattare sul mondo, iniziamo a chiederci: abbiamo davvero bisogno di consumare così tanto?

Permettetemi di fare una similitudine, per spiegare meglio il mio pensiero. Fino a poco tempo fa, si inscenavano delle gran proteste contro le antenne della rete cellulare messe in città, su palazzi o vicino a scuole. La gente non le voleva, temendo (e forse non a torto... prima o poi lo scopriremo) l'effetto delle onde elettromagnetiche. Quelle stesse persone, però, non pensavano neanche lontanamente a rinunciare al telefono cellulare. Volevano che prendesse sempre e ovunque, ma non volevano le antenne.
Il fatto è che, per come funziona una rete cellulare e per le leggi della fisica, una simile rete non si può realizzare in altro modo: non posso pensare di coprire un'intera città con una sola antenna messa ben distante e dare il servizio a ogni cittadino. Se non vi fidate, andate a leggervi qualcosa sul funzionamento dei cellulari.
Insomma, non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, il telefono che prende ovunque e l'antenna a cento km di distanza, il livello di consumo energetico che abbiamo oggi e impatto zero sull'ambiente.
Dobbiamo scegliere.
Altrimenti sarà la il Futuro a scegliere per noi.

4 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Angelo ..grande blog, trovato così per caso, navigando come un bradipo sul web invece di lavorarci..
Giusto discorso, e giuste osservazioni..
Tutto troppo frenetico per poterci fare riflettere nella giusta maniera, vogliamo troppo tutto e subito e la tua conclusione potrebbe avverarsi quanto prima!
Mi sono iscritta con piacere , sarei felice di un tuo ricambio!
Grazie e un abbraccio
http://rockmusicspace.blogspot.it/

Angelo Frascella ha detto...

Ciao Nella e grazie.

Purtroppo mi ricordo di aggiornarlo solo di rado.
Mi sono iscritto al tuo (PS ho visto il tuo articolo di omaggio a Massimo Troisi. Come non essere d'accordo)

Nella Crosiglia ha detto...

Grazie Angelo caro, sono profondamente felice della tua iscrizione al mio sito...
Grazie di cuore e buon pranzo+++++

Anna ha detto...

bellissima riflessione!!!