giovedì 17 marzo 2016

Storie di guanti...

Il mio amico Mattia Pascal ha uno sguardo ironico, cinico e "obliquo" sul mondo.
Una delle ultime volte che ci siamo visti, mi ha mostrato una cartella, sul suo cellulare, in cui stava raccogliendo foto di guanti persi in giro. Da allora, ho cominciato a notarne tanti anche io. Questo, da un lato, mi ha confortato (non sono l'unico che perde guanti, cappelli e ombrelli) e, dall'altro, mi ha fatto venire voglia di iniziare a collezionare, a mia volta, le foto e le loro storie di questi indumenti vaganti.
Per esempio, questo guanto era abbandonato per strada, lungo il percorso che mi porta al lavoro:


Qualche giorno dopo, ripassando dallo stesso punto, ho notato che il povero guanto non era più a terra, ma in cima al muretto. L'ho immaginato mentre si arrampicava sudato e affaticato, con la sola forza delle piccole dita, in cima a quel muretto, forse nella speranza che qualcuno lo notasse lo adottasse:

Ma, nella vita, difficilmente esiste il lieto fine. Sarà stato un malore o forse la cattiveria di un passante ed eccolo, pochi giorni dopo, per terra, non più ai piedi del muretto, ma sulla carreggiata...

Ci sono però storie di guanti decisamente più allegre. Guardate questi tre capi: giacevano a pochi metri l'uno dall'altro, una domenica mattina, vicino casa mia:

Avranno passato lì una notte folle, pieni di allegria e probabilmente di alcol, ballando festosi per strada, insieme e decine di altri capi d'abbigliamento. Poi, al colmo della stanchezza, si saranno addormentati per strada. E la mattina dopo, eccolì lì, con un gran mal di testa, senza ricordarsi bene come ci siano finiti...

Adotta anche tu la foto di un guanto. Questi poveri esseri meritano la nostra stima, per il calore che ci hanno regalato, in cambio di una semplice stretta di mano!

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