Voglia di imparare

Ricordo una storia che mi raccontarono una volta da piccolo: parlava di un padre di famiglia che la sera, con i suoi cari riuniti a cena, chiedeva a ciascuno di loro "Che cosa hai imparato oggi?". Mettevano allora in condivisione ciò che avevano appreso nel corso della giornata. Se uno di loro non aveva una risposta alla domanda, lui prendeva l'enciclopedia e ne leggeva una voce. Così la giornata non passava senza che avessero imparato qualcosa di nuovo.

Forse quello di quell'uomo aveva un approccio un po’ "nozionistico", magari "disorganico", però mi riscaldava il cuore l'idea di un padre di famiglia che trasmetteva ai suoi figli la voglia di conoscere e insegnava loro che studiare, leggere, imparare non sono attività che finiscono con la fine delle scuole... insomma che nati non fummo a viver come bruti, ma per seguire virtude e canoscenza...

Io questa voglia di imparare l'ho avuta sin da piccolo e ho cercato di coltivarla crescendo. Certo deve fare i conti con il tempo a disposizione, sempre limitato e riempito dagli impegni quotidiani, con la mia curiosità, stimolata in maniera diversa da diverse branche del sapere, dalla vastità del mare della conoscenza impossibile da percorrere in tutte le direzioni.

Se però un giorno uno di voi si dovesse accorgere che la fiammella della mia desiderio di sapere si è spenta, me lo faccia notare, magari chiedendomi: "cos'hai imparato oggi di nuovo?".

Se la mia risposta sarà : "nulla", capirò che quel giorno mi sono scordato la giusta dieta per le mie idee...