La seconda parte è qui
L’attacco congiunto partì il lunedì mattina. Ioia aveva saputo da una sua amica che aveva saputo da un suo amico che quella mattina, durante l’ora di educazione fisica Bighino le avrebbe chiesto di uscire.
L’idea era semplice. Ioia la chiamava la tattica del Pronto Soccorso: “io gli faccio male e tu intervieni subito a curarlo”. Per l’occasione Ioia aveva convinto Bizzy a comprare una nuova a tuta ginnica in sostituzione di quella stile abito francescano, che di solito indossava e poi la mattina prima di andare a scuola l’aveva truccata e pettinata.
Come previsto il lunedì mattina, alla seconda ora, Bighino, fingendo di avere mal di testa, si portò ai bordi della palestra dove stazionava Ioia. Lei infatti aveva ottenuto l’esenzione dall’ora di Ginnastica con un falso certificato medico (puntava a partecipare a miss Italia e non poteva rischiare di mettere su qualche muscolo di troppo).
L’aspirante fidanzato si avvicinò all’aspirata facendo finta di essere lì per caso e le disse : “ti va di venire a prendere un gelato con me?”
“No” rispose Ioia, che avrebbe risposto di no anche se la proposta fosse venuta da un ragazzo che le piaceva (desiderava partecipare a miss Italia e non poteva rischiare di mettere su qualche chilo di troppo).
Bighino le chiese : “perché?”
“Perché…perché no!” rispose Ioia che bramava di partecipare a miss Italia e non voleva rischiare di abituarsi a dare, alle domande, qualche risposta intelligente di troppo. Poi per sottolineare il concetto colpì Bighino con un pugno nello stomaco e per non rischiare di essere fraintesa lo ribadì pestandogli violentemente un piede. Infine si allontanò lasciando campo libero all’amica.
Bizzy non si aspettava che Ioia intendesse la frase “io gli faccio male” in maniera così letterale. Si appuntò su un foglietto ‘spiegare da capo il concetto di metafora’, poi si affrettò a soccorrere Bighino.
“Piccolo Principe: meno male che ci sono qui io, tua amica e tua fortuna. Posso provare ad aiutarti?” era la semplice frase che avrebbe dovuto dire e che aveva provato più volte col suo crotalo di peluche. Emozionata com’era invece le venne fuori “Princiolo picchipe : ci hai provato con la tua amica. Fortuna che mena male!”
Bighino guardò la ragazza con l’aria stupita.
Bizzy decise di essere la donna più cretina del mondo e scappò negli spogliatoi a piangere. Fra le lacrime disse a Ioia : “mi ha guardato con lo stupore di chi crede che una ragazza sia intelligente e scopre all’improvviso che è stupida”:
Bighino disse al suo amico che si era avvicinato a vedere come stava : “Ma Bizzy è sempre stata così bella? Io ero convinto fosse la brutta copia di uno scimpanzé!”
“Ma che ti ha detto?” chiese l’amico
“Non l’ho sentito! Era troppo impegnato a godere della sua bellezza”.
- Fine terza parte -L’idea era semplice. Ioia la chiamava la tattica del Pronto Soccorso: “io gli faccio male e tu intervieni subito a curarlo”. Per l’occasione Ioia aveva convinto Bizzy a comprare una nuova a tuta ginnica in sostituzione di quella stile abito francescano, che di solito indossava e poi la mattina prima di andare a scuola l’aveva truccata e pettinata.
Come previsto il lunedì mattina, alla seconda ora, Bighino, fingendo di avere mal di testa, si portò ai bordi della palestra dove stazionava Ioia. Lei infatti aveva ottenuto l’esenzione dall’ora di Ginnastica con un falso certificato medico (puntava a partecipare a miss Italia e non poteva rischiare di mettere su qualche muscolo di troppo).
L’aspirante fidanzato si avvicinò all’aspirata facendo finta di essere lì per caso e le disse : “ti va di venire a prendere un gelato con me?”
“No” rispose Ioia, che avrebbe risposto di no anche se la proposta fosse venuta da un ragazzo che le piaceva (desiderava partecipare a miss Italia e non poteva rischiare di mettere su qualche chilo di troppo).
Bighino le chiese : “perché?”
“Perché…perché no!” rispose Ioia che bramava di partecipare a miss Italia e non voleva rischiare di abituarsi a dare, alle domande, qualche risposta intelligente di troppo. Poi per sottolineare il concetto colpì Bighino con un pugno nello stomaco e per non rischiare di essere fraintesa lo ribadì pestandogli violentemente un piede. Infine si allontanò lasciando campo libero all’amica.
Bizzy non si aspettava che Ioia intendesse la frase “io gli faccio male” in maniera così letterale. Si appuntò su un foglietto ‘spiegare da capo il concetto di metafora’, poi si affrettò a soccorrere Bighino.
“Piccolo Principe: meno male che ci sono qui io, tua amica e tua fortuna. Posso provare ad aiutarti?” era la semplice frase che avrebbe dovuto dire e che aveva provato più volte col suo crotalo di peluche. Emozionata com’era invece le venne fuori “Princiolo picchipe : ci hai provato con la tua amica. Fortuna che mena male!”
Bighino guardò la ragazza con l’aria stupita.
Bizzy decise di essere la donna più cretina del mondo e scappò negli spogliatoi a piangere. Fra le lacrime disse a Ioia : “mi ha guardato con lo stupore di chi crede che una ragazza sia intelligente e scopre all’improvviso che è stupida”:
Bighino disse al suo amico che si era avvicinato a vedere come stava : “Ma Bizzy è sempre stata così bella? Io ero convinto fosse la brutta copia di uno scimpanzé!”
“Ma che ti ha detto?” chiese l’amico
“Non l’ho sentito! Era troppo impegnato a godere della sua bellezza”.
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