martedì 9 settembre 2008

Imprecisioni...

Ho rivisto ultimamente le prime quattro puntate di X-Files ("coscienza : ma non avresti fatto meglio a scrivere, che già il tempo che hai per farlo è così poco?"). Non voglio qui parlare della serie, ma di due grossi errori che mi hanno colpito negativamente in questa seconda visione. Per chi non sapesse nulla di questo, ormai mitico, telefilm, dico solo che i protagonisti sono due agenti dell'FBI (Fox Mulder e Dana Scully) che indagano su casi inspiegabili. Lui è un sostenitore del paranormale, mentre lei (laureata in medicina) cerca sempre la spiegazione razionale ed è convinta che la scienza possa spiegare sempre tutto. Nella prima puntata della serie, di fronte al presunto passaggio di un disco volante, Fox afferma "abbiamo perso 8 minuti. Quando vengono avvistati UFO, il tempo scompare" Scully allora comincia ad urlare che non è possibile perché "il tempo è una costante universale". Ora tralasciando l'UFO, quello che dice Scully è vero nella concezione scientifica di Newton! Nel frattempo però è passato dal mondo un certo signor Albert Einstein. Ora sappiamo che il tempo è relativo e la costante universale è la velocità della luce. E Scully, che rappresenta la donna di scienza, non può non saperlo. Qualche puntata dopo (nella quarta per la precisione) un bambino, venuto in contatto con gli alieni, guardando una TV su cui scorre del rumore bianco, traccia su un quaderno sequenze di 1 e 0. Queste sequenze fatte interpretare ad un laboratorio informatico, risultano essere: un pezzo di un programma di un satellite militare, una piccola parte dell'uomo Vitruviano, un brano di non ricordo quale opera, una parte di DNA, ecc. Ora, permettetemi un pò di scetticismo: sono convinto dato un brandello di codice binario, senza ulteriori informazioni, considerando il numero di codifiche possibili, sia davvero difficile, se non impissibile,  risalire alle informazioni di origine. Provate a togliere l'estensione ad un file di Word sul vostro computer e poi ad aprirlo. Cosa vi risponde? Dove voglio arrivare?Di fronte a simili imprecisioni, in una serie, che pure ho tanto amato, ho provato una violenta sensazione di fastidio. L'autore stava rompendo il patto con me spettatore e la mia sospensione dell'incredulità era messa a dura prova. Ecco perché credo sia importante conoscere ciò di cui si scrive e non considerare la scrittura con superficialità, come il solo sfogo di ciò che mi passa per la testa. Se voglio che qualcuno mi legga, devo rispettare la sua intelligenza! (io: vedi che non stavo perdendo tempo, ma stavo riflettendo sulla scrittura?" coscienza: ripensandoci , per il bene degli altri è meglio che smetti completamente di scrivere e guardi solo tv...).

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